Il progetto “Borgo di Dio”, realizzato grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, rappresenta un percorso di rinascita sociale e culturale del Borgo, centro delle attività di Danilo Dolci durante la prima metà degli anni Cinquanta.
Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico
e culturale
Il progetto Borgo di Dio mira a recuperare e valorizzare un bene comune, quale il “Centro Borgo di Dio” a Trappeto (Palermo) e a restituirlo alla sua comunità di appartenenza. Con le attività previste a “Borgo di Dio” si intende promuovere un risveglio culturale e artistico, nonché di uno sviluppo economico che passi per il rispetto del territorio e della storia collettiva.
Empowerment delle persone
Incentivare lo sviluppo economico, attraverso la formazione e l’inclusione sociale, della popolazione locale dell’area di riferimento.
Empowerment delle idee
Sviluppo socio-culturale e artistico del territorio di riferimento, coinvolgendo la comunità locale, soggetti a rischio di esclusione sociale ed artisti emergenti in eventi culturali che includano musica, teatro, workshop, arti pittoriche e scultoree, fotografia e quant’altro.
Empowerment del territorio
Recupero e valorizzazione di un immobile di grande valore storico-culturale, restituendogli un ruolo nevralgico in termini di aggregazione sociale, risveglio culturale, sviluppo economico e turistico.
La storia del Borgo
Il Centro “Borgo di Dio” fu fondato nel 1952.
L’esperienza del Centro fu sicuramente una tra quelle più rilevanti di sviluppo di comunità registrate nell’Italia dell’immediato dopoguerra.
Alla costruzione del progetto collaborarono attivamente esponenti di diverse discipline urbanisti-architetti, sociologi, agronomi, economisti, tra i quali Ludovico Quaroni, Carlo Doglio, Bruno Zevi, Edoardo Caracciolo, Giovanni Michelucci, Lamberto Borghi, Paolo Sylos Labini, Sergio Steve, Giorgio Fuà, Giovanni Haussmann, Carlo Levi, e altri. Il Centro assunse da subito un ruolo centrale nell’attività condotta da Danilo Dolci, il complesso architettonico “Borgo di Dio” fu lo scenario di un grande risveglio culturale.
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Appunti per gli amici
“Appunti per gli Amici” è un periodico realizzato dai collaboratori di Danilo Dolci con lo scopo di diffondere il più possibile i contributi sociali, politici ed educativi nati dall’operato del Borgo e di tutta la gente che vi gravita intorno. La rivista è curata da Franco Alasia, allievo e primo collaboratore di Dolci, nonché autore di un’importante inchiesta contro la mafia, che portò al processo di Bernardo Mattarella.