Il Centro “Borgo di Dio” fu fondato nel 1952.

L’esperienza del Centro fu sicuramente una tra quelle più rilevanti di sviluppo di comunità registrate nell’Italia dell’immediato dopoguerra.

Alla costruzione del progetto collaborarono attivamente esponenti di diverse discipline urbanisti-architetti, sociologi, agronomi, economisti, tra i quali Ludovico Quaroni, Carlo Doglio, Bruno Zevi, Edoardo Caracciolo, Giovanni Michelucci, Lamberto Borghi, Paolo SylosLabini, Sergio Steve, Giorgio Fuà, Giovanni Haussmann, Carlo Levi, e altri. IlCentro assunse da subito un ruolo centrale nell’attività condotta da Danilo Dolci, il complesso architettonico “Borgo di Dio” fu lo scenario di un grande risveglio culturale.

Dal ‘68 vennero avviati gli studi e le verifiche necessarie per approntare un piano di sviluppo organico della zona: le prime riunioni, gli incontri, i seminari si svolsero proprio nel nuovo Centro.Nel Giugno del 1973 venne inaugurato il nuovo teatro-auditorium avviando nell’area una stagione di grande dinamismo culturale e artistico, rivolto alla diffusione del metodo non violento, della maieutica reciproca e della lotta al banditismo e alla mafia, con lo scopo ultimo di utilizzare strumenti culturali e di coscienza civica per restituire alla popolazione il proprio potere sul territorio, sulle risorse umane e naturali.

Il 30 Dicembre1997, con la morte di Danilo Dolci, il “Centro Studi Borgo di Dio” venne abbandonato e lasciato all’incuria e al degrado fino ai giorni nostri. Il presente progetto vuole risvegliare la storia del luogo nella memoria della comunità locale attraverso l’organizzazione di attività culturali e formative che siano di impulso allo sviluppo sociale culturale ed economico, in continuità con l’opera di Danilo Dolci.